Formazione · Intermedio

Leggere il mercato oltre le basi.

In questo livello lavori su condizioni di mercato, Fibonacci, pattern, psicologia e backtest. L’obiettivo è trasformare concetti sparsi in un approccio di trading più strutturato e coerente.

Cosa affronti nel livello Intermedio

Questo percorso è pensato per chi ha già chiaro cos’è il Forex e vuole imparare a leggere meglio il contesto, i pattern e la propria psicologia, iniziando a testare seriamente le strategie.

  1. Condizioni e fasi del mercato
  2. Range
  3. Trends
  4. Come individuare un’inversione del mercato
  5. Candele giapponesi
  6. Psicologia
  7. Cosa sono gli strumenti di Fibonacci?
  8. Come usare i ritracciamenti di Fibonacci
  9. Fan Lines di Fibonacci
  10. Espansioni di Fibonacci
  11. Stili di trading
  12. Position trading
  13. Lo scalping
  14. Trend trading
  15. Swing trading
  16. Carry trade
  17. Day trading
  18. Pattern di candele
  19. Pattern di continuazione con candele
  20. Pattern di inversione con candele
  21. Come creare la propria strategia di trading?
  22. Alla scoperta degli indicatori di Gann
  23. Pattern grafici
  24. Teoria di Bill Williams
  25. Awesome Oscillator
  26. Oscillatore Gator
  27. Frattali
  28. Alligatore
  29. Market Facilitation Index
  30. Come fare il backtest di una strategia di trading
  31. Come gestire il rumore del mercato?

Mini corso · Livello Intermedio

Le lezioni compaiono una alla volta. Usa le frecce per navigare: l’idea è passare dalle singole tecniche a una visione più integrata del tuo modo di fare trading.

Lezione 1 di 31

Lezione 1 · Condizioni e fasi del mercato

Il mercato non si muove sempre allo stesso modo. Alterna fasi di trend, range, forte volatilità e fasi di “sonno”. Ogni fase favorisce certe strategie e ne penalizza altre.

L’idea chiave è imparare a chiederti: “In che tipo di fase mi trovo adesso?” prima di applicare una tecnica. Molte perdite non arrivano da “strategie sbagliate”, ma da strategie giuste usate nel contesto sbagliato.

Lezione 2 · Range

Un range è una fase in cui il prezzo si muove tra un’area di supporto e una di resistenza senza una direzione chiara. I massimi tendono a fermarsi più o meno sugli stessi livelli, così come i minimi.

In queste condizioni funzionano meglio strategie di mean reversion (comprare vicino al supporto, vendere vicino alla resistenza) e funzionano peggio le logiche di breakout, a meno che il range non stia per essere rotto con volumi e volatilità in aumento.

Lezione 3 · Trends

Un trend è una sequenza di massimi e minimi che si muovono in modo coerente:

  • Trend rialzista: massimi e minimi crescenti.
  • Trend ribassista: massimi e minimi decrescenti.

L’obiettivo non è “prendere il minimo assoluto” o il massimo massimo, ma riconoscere che il mercato sta spingendo in una direzione e cercare di allinearsi a questo movimento finché resta valido.

Lezione 4 · Come individuare un’inversione del mercato

Un’inversione non è una singola candela magica, ma spesso un mix di elementi: perdita della struttura del trend (massimi e minimi che non seguono più la sequenza), rottura di livelli chiave e aumenti di volatilità.

Esempio: in un trend rialzista, se il prezzo rompe un minimo importante e non riesce più a fare nuovi massimi, potresti essere in una fase di distribuzione o inizio di trend ribassista. L’idea non è anticipare sempre, ma riconoscere quando la struttura smette di reggere.

Lezione 5 · Candele giapponesi

Le candele giapponesi mostrano in modo compatto apertura, massimo, minimo e chiusura di un periodo. Il corpo racconta dove si è concentrata l’azione, le ombre mostrano fin dove si è spinto il prezzo.

Osservare la forma delle candele (corpi pieni, doji, ombre lunghe) ti aiuta a capire la battaglia tra compratori e venditori, soprattutto se messa in relazione con livelli chiave di prezzo.

Lezione 6 · Psicologia

Nel trading non esiste solo il “setup tecnico”: ci sei tu. Paura, avidità, ansia da recupero e bisogno di avere ragione possono sabotare anche la strategia meglio progettata.

A livello intermedio inizi a osservare:

  • Come reagisci a una serie di perdite.
  • Cosa succede quando sei molto in profitto.
  • Se rispetti davvero stop e regole di size.

Tenere un diario emotivo (oltre che tecnico) è una delle abitudini più sottovalutate ma più utili.

Lezione 7 · Cosa sono gli strumenti di Fibonacci?

Gli strumenti di Fibonacci (ritracciamenti, estensioni, fan, ecc.) si basano su rapporti matematici ricorrenti (0,382 – 0,5 – 0,618, ecc.) usati per stimare potenziali aree di ritracciamento o estensione del prezzo.

Non sono livelli “magici”, ma aiutano a dare struttura a concetti come “il prezzo sta ritracciando in modo sano” o “si sta spingendo oltre il normale”.

Lezione 8 · Come usare i ritracciamenti di Fibonacci

I ritracciamenti di Fibonacci si tracciano tra un massimo e un minimo significativi (o viceversa) per evidenziare aree dove il prezzo potrebbe fermarsi prima di riprendere il trend principale.

Molti trader osservano in particolare le zone 38,2% – 50% – 61,8% come potenziali aree di interesse, soprattutto se coincidono con supporti/resistenze già visibili e altre conferme (pattern di candele, volume, ecc.).

Lezione 9 · Fan Lines di Fibonacci

Le Fan Lines di Fibonacci sono una serie di linee diagonali basate sempre sui rapporti di Fibonacci, che provano a rappresentare possibili “angoli” di supporto o resistenza dinamici all’interno di un movimento.

Sono utili soprattutto se ti piace ragionare in termini di inclinazione del trend e vuoi capire quando il mercato sta rallentando o accelerando rispetto al suo passo medio.

Lezione 10 · Espansioni di Fibonacci

Le espansioni di Fibonacci servono a proiettare possibili zone di target oltre l’ultimo massimo/minimo conosciuto, usando come base un movimento precedente.

Possono aiutarti a non chiudere troppo presto i trade in trend, definendo aree di take-profit sensate invece di chiudere “a sensazione” appena vedi un po’ di verde.

Lezione 11 · Stili di trading

Ogni stile di trading ha un suo ritmo, un suo orizzonte temporale e un proprio profilo psicologico richiesto. Non esiste uno stile “migliore” in assoluto: esiste quello più compatibile con te, il tuo tempo e la tua tolleranza allo stress.

Nelle prossime lezioni vedrai i principali stili (position, swing, day, scalping, ecc.) con pro e contro.

Lezione 12 · Position trading

Il position trading punta a mantenere le posizioni per settimane o mesi, cercando di cavalcare grandi movimenti macro o di lungo periodo.

Richiede pazienza, buona comprensione del contesto fondamentale e gestione attenta dello swap e della leva, ma riduce lo stress del “microgestire” ogni candela.

Lezione 13 · Lo scalping

Lo scalping cerca piccoli movimenti sul breve termine, con molti trade e target stretti. È molto intenso: richiede concentrazione, esecuzione rapida e costi di transazione bassi.

Non è adatto a tutti: se sei facilmente stressato o tendi a “tiltare” dopo poche perdite, è probabilmente lo stile più rischioso per la tua psicologia.

Lezione 14 · Trend trading

Il trend trading mira a entrare nella direzione del trend e rimanere in posizione il più possibile finché il trend rimane intatto.

Richiede più “sopportazione” dei ritracciamenti rispetto allo scalping, ma meno operatività frenetica. È uno stile spesso usato in combinazione con medie mobili, Fibonacci e livelli di supporto/resistenza.

Lezione 15 · Swing trading

Lo swing trading punta a catturare i singoli swing (oscillazioni) all’interno di un movimento più ampio. L’orizzonte è solitamente di qualche giorno.

È uno stile intermedio: meno veloce del day trading, meno lento del position. Può essere un buon compromesso per chi ha un lavoro principale ma può dedicare un po’ di tempo ogni giorno all’analisi.

Lezione 16 · Carry trade

Il carry trade sfrutta la differenza di tassi di interesse tra due valute: si compra la valuta con tasso più alto e si vende quella con tasso più basso, puntando a guadagnare dallo swap positivo.

È uno stile più “lento” ma espone al rischio di movimenti forti di cambio che possono neutralizzare (o ribaltare) il vantaggio sui tassi.

Lezione 17 · Day trading

Il day trading prevede l’apertura e chiusura delle posizioni nella stessa giornata, senza lasciare trade overnight.

Riduce il rischio legato alle news fuori orario ma richiede tempo da dedicare ai grafici durante la giornata e un piano chiaro per gestire ingressi e uscite nel flusso intraday.

Lezione 18 · Pattern di candele

I pattern di candele sono combinazioni di una o più candele che rappresentano un certo tipo di interazione tra compratori e venditori (es. doji, engulfing, pin bar, ecc.).

Da soli non bastano per decidere un trade, ma diventano potenti se letti in contesto: su un livello chiave, in linea con il trend o in concomitanza con un evento macro.

Lezione 19 · Pattern di continuazione con candele

I pattern di continuazione suggeriscono che, dopo una breve pausa o correzione, il trend dominante potrebbe riprendere. Esempi: piccole congestioni, flag, pennant, formazioni di consolidamento con candele dal corpo ridotto.

L’idea è evitare di uscire troppo presto dai trend solo perché vedi una correzione fisiologica.

Lezione 20 · Pattern di inversione con candele

I pattern di inversione segnalano possibili cambi di direzione. Esempi: engulfing su livelli chiave, pin bar molto marcate, morning/evening star, ecc.

Non sono garanzie matematiche, ma “segnali di attenzione” che ti invitano a rivalutare la struttura del trend e la probabilità di prosecuzione del movimento.

Lezione 21 · Come creare la propria strategia di trading?

Una strategia non è solo un “pattern di ingresso”. Include:

  • Contesto in cui ha senso operare.
  • Regole di ingresso e di uscita.
  • Gestione del rischio e della size.
  • Gestione della posizione (spostamento stop, parziali, ecc.).
  • Regole su quando non operare.

Scrivere nero su bianco la strategia è il primo passo per poterla misurare e migliorare.

Lezione 22 · Alla scoperta degli indicatori di Gann

Gli strumenti di Gann (angoli, griglie, ecc.) cercano di combinare prezzo e tempo, usando linee con inclinazioni specifiche (es. 1x1, 2x1, ecc.) per interpretare la struttura del mercato.

Sono strumenti avanzati e spesso soggettivi. A livello intermedio l’obiettivo non è “diventare esperti di Gann”, ma capire che esistono metodologie che provano a leggere anche il fattore tempo, non solo il prezzo.

Lezione 23 · Pattern grafici

I pattern grafici sono forme ricorrenti sul grafico (testa e spalle, doppi massimi/minimi, triangoli, flag, canali, ecc.) che rappresentano fasi di accumulazione, distribuzione o continuazione.

Più che “disegnare forme”, l’importante è capire la logica: chi sta accumulando, chi sta distribuendo, dove potrebbero scattare gli ordini in massa.

Lezione 24 · Teoria di Bill Williams

Bill Williams ha sviluppato un insieme di concetti e indicatori per descrivere il “caos organizzato” del mercato: alligatore, frattali, oscillatori dedicati, ecc.

L’idea di fondo è che il mercato si muove per fasi e livelli di complessità, e che esistono segnali per capire quando l’“alligatore” (il mercato) dorme, si sveglia o ha fame.

Lezione 25 · Awesome Oscillator

L’Awesome Oscillator misura il momentum del mercato confrontando due medie mobili semplici calcolate sui median price delle candele.

Può aiutare a individuare cambi di momentum, divergenze tra prezzo e forza del movimento, e a confermare o meno un possibile setup di continuazione/inversione.

Lezione 26 · Oscillatore Gator

Il Gator Oscillator lavora in coppia con l’indicatore Alligatore di Williams, mostrando visivamente gli stati di “sonno/sveglia” dell’alligatore (mercato).

Serve a evidenziare le fasi in cui il trend è forte e “aperto” rispetto a quelle in cui sta rallentando o chiudendosi.

Lezione 27 · Frattali

I frattali di Williams segnano sul grafico punti di massimo e minimo locali (di solito gruppi di 5 candele) che possono essere usati come riferimenti per ingressi o stop.

Il concetto è individuare livelli dove il mercato ha “mostrato la testa” e poi è tornato indietro, creando potenziali punti di rottura o difesa.

Lezione 28 · Alligatore

L’Alligatore è composto da tre medie mobili smoothed con diversi periodi (mascella, denti, labbra) che aiutano a visualizzare quando il mercato è in trend (bocca aperta) o in fase di sonno/congestione (medie intrecciate).

Può essere usato come filtro di contesto: evitare di cercare grandi trend quando l’alligatore è chiaramente “addormentato”.

Lezione 29 · Market Facilitation Index

Il Market Facilitation Index (MFI, di Williams) misura quanto il prezzo si muove rispetto al volume, cercando di capire quanto il mercato “facilita” il movimento.

Combinato con le informazioni sui volumi, può indicare se un movimento è sostenuto da partecipazione reale o se è più “vuoto” e fragile.

Lezione 30 · Come fare il backtest di una strategia di trading

Il backtest consiste nell’applicare la tua strategia a dati storici per vedere come avrebbe performato.

Passi essenziali:

  • Definire regole chiare e non ambigue.
  • Scegliere un periodo storico rappresentativo.
  • Registrare tutti i trade (ingresso, uscita, esito).
  • Calcolare metriche chiave: win rate, payoff, drawdown, ecc.

L’obiettivo non è trovare la strategia perfetta, ma capire se la tua idea ha senso e dove è fragile.

Lezione 31 · Come gestire il rumore del mercato?

Il rumore è l’insieme di piccoli movimenti casuali e spesso privi di significato che possono farti uscire dai trade troppo presto o farti entrare solo perché “il prezzo si muove”.

Alcuni modi per gestirlo:

  • Usare timeframe coerenti con il tuo stile (non troppo bassi).
  • Mettere stop in zone logiche, non attaccati al prezzo.
  • Evitare di guardare ogni tick quando la strategia ragiona su movimenti più ampi.

A livello intermedio impari che “meno è meglio”: meno rumore, meno decisioni impulsive, più coerenza con il tuo piano.