Lezione 1 · Condizioni e fasi del mercato
Il mercato non si muove sempre allo stesso modo. Alterna fasi
di trend, range, forte
volatilità e fasi di “sonno”. Ogni fase favorisce certe
strategie e ne penalizza altre.
L’idea chiave è imparare a chiederti: “In che tipo di fase mi
trovo adesso?” prima di applicare una tecnica. Molte perdite
non arrivano da “strategie sbagliate”, ma da strategie giuste
usate nel contesto sbagliato.
Lezione 2 · Range
Un range è una fase in cui il prezzo si muove
tra un’area di supporto e una di resistenza senza una
direzione chiara. I massimi tendono a fermarsi più o meno
sugli stessi livelli, così come i minimi.
In queste condizioni funzionano meglio strategie di
mean reversion (comprare vicino al supporto,
vendere vicino alla resistenza) e funzionano peggio le logiche
di breakout, a meno che il range non stia per essere rotto con
volumi e volatilità in aumento.
Lezione 3 · Trends
Un trend è una sequenza di massimi e minimi
che si muovono in modo coerente:
- Trend rialzista: massimi e minimi crescenti.
- Trend ribassista: massimi e minimi decrescenti.
L’obiettivo non è “prendere il minimo assoluto” o il massimo
massimo, ma riconoscere che il mercato sta spingendo in una
direzione e cercare di allinearsi a questo
movimento finché resta valido.
Lezione 4 · Come individuare un’inversione del mercato
Un’inversione non è una singola candela magica, ma spesso un
mix di elementi: perdita della struttura del trend (massimi e
minimi che non seguono più la sequenza), rottura di livelli
chiave e aumenti di volatilità.
Esempio: in un trend rialzista, se il prezzo rompe un minimo
importante e non riesce più a fare nuovi massimi, potresti
essere in una fase di distribuzione o inizio di trend
ribassista. L’idea non è anticipare sempre, ma riconoscere
quando la struttura smette di reggere.
Lezione 5 · Candele giapponesi
Le candele giapponesi mostrano in modo
compatto apertura, massimo, minimo e chiusura di un periodo.
Il corpo racconta dove si è concentrata l’azione, le ombre
mostrano fin dove si è spinto il prezzo.
Osservare la forma delle candele (corpi pieni, doji, ombre
lunghe) ti aiuta a capire la battaglia tra compratori e
venditori, soprattutto se messa in relazione con livelli
chiave di prezzo.
Lezione 6 · Psicologia
Nel trading non esiste solo il “setup tecnico”: ci sei tu.
Paura, avidità, ansia da recupero e bisogno di avere ragione
possono sabotare anche la strategia meglio progettata.
A livello intermedio inizi a osservare:
- Come reagisci a una serie di perdite.
- Cosa succede quando sei molto in profitto.
- Se rispetti davvero stop e regole di size.
Tenere un diario emotivo (oltre che tecnico) è una delle
abitudini più sottovalutate ma più utili.
Lezione 7 · Cosa sono gli strumenti di Fibonacci?
Gli strumenti di Fibonacci (ritracciamenti,
estensioni, fan, ecc.) si basano su rapporti matematici
ricorrenti (0,382 – 0,5 – 0,618, ecc.) usati per stimare
potenziali aree di ritracciamento o estensione del prezzo.
Non sono livelli “magici”, ma aiutano a dare struttura a
concetti come “il prezzo sta ritracciando in modo sano” o
“si sta spingendo oltre il normale”.
Lezione 8 · Come usare i ritracciamenti di Fibonacci
I ritracciamenti di Fibonacci si tracciano tra un massimo e un
minimo significativi (o viceversa) per evidenziare aree dove
il prezzo potrebbe fermarsi prima di riprendere il trend
principale.
Molti trader osservano in particolare le zone 38,2% – 50% –
61,8% come potenziali aree di interesse, soprattutto se
coincidono con supporti/resistenze già visibili e altre
conferme (pattern di candele, volume, ecc.).
Lezione 9 · Fan Lines di Fibonacci
Le Fan Lines di Fibonacci sono una serie di
linee diagonali basate sempre sui rapporti di Fibonacci, che
provano a rappresentare possibili “angoli” di supporto o
resistenza dinamici all’interno di un movimento.
Sono utili soprattutto se ti piace ragionare in termini di
inclinazione del trend e vuoi capire quando il mercato sta
rallentando o accelerando rispetto al suo passo medio.
Lezione 10 · Espansioni di Fibonacci
Le espansioni di Fibonacci servono a
proiettare possibili zone di target oltre l’ultimo
massimo/minimo conosciuto, usando come base un movimento
precedente.
Possono aiutarti a non chiudere troppo presto i trade in
trend, definendo aree di take-profit sensate invece di
chiudere “a sensazione” appena vedi un po’ di verde.
Lezione 11 · Stili di trading
Ogni stile di trading ha un suo ritmo, un suo orizzonte
temporale e un proprio profilo psicologico richiesto. Non
esiste uno stile “migliore” in assoluto: esiste quello più
compatibile con te, il tuo tempo e la tua tolleranza allo
stress.
Nelle prossime lezioni vedrai i principali stili (position,
swing, day, scalping, ecc.) con pro e contro.
Lezione 12 · Position trading
Il position trading punta a mantenere le
posizioni per settimane o mesi, cercando di cavalcare grandi
movimenti macro o di lungo periodo.
Richiede pazienza, buona comprensione del contesto
fondamentale e gestione attenta dello swap e della leva, ma
riduce lo stress del “microgestire” ogni candela.
Lezione 13 · Lo scalping
Lo scalping cerca piccoli movimenti sul breve
termine, con molti trade e target stretti. È molto intenso:
richiede concentrazione, esecuzione rapida e costi di
transazione bassi.
Non è adatto a tutti: se sei facilmente stressato o tendi a
“tiltare” dopo poche perdite, è probabilmente lo stile più
rischioso per la tua psicologia.
Lezione 14 · Trend trading
Il trend trading mira a entrare nella
direzione del trend e rimanere in posizione il più possibile
finché il trend rimane intatto.
Richiede più “sopportazione” dei ritracciamenti rispetto allo
scalping, ma meno operatività frenetica. È uno stile
spesso usato in combinazione con medie mobili, Fibonacci e
livelli di supporto/resistenza.
Lezione 15 · Swing trading
Lo swing trading punta a catturare i singoli
swing (oscillazioni) all’interno di un movimento più ampio.
L’orizzonte è solitamente di qualche giorno.
È uno stile intermedio: meno veloce del day trading, meno
lento del position. Può essere un buon compromesso per chi
ha un lavoro principale ma può dedicare un po’ di tempo ogni
giorno all’analisi.
Lezione 16 · Carry trade
Il carry trade sfrutta la differenza di tassi
di interesse tra due valute: si compra la valuta con tasso
più alto e si vende quella con tasso più basso, puntando a
guadagnare dallo swap positivo.
È uno stile più “lento” ma espone al rischio di movimenti
forti di cambio che possono neutralizzare (o ribaltare) il
vantaggio sui tassi.
Lezione 17 · Day trading
Il day trading prevede l’apertura e chiusura
delle posizioni nella stessa giornata, senza lasciare trade
overnight.
Riduce il rischio legato alle news fuori orario ma richiede
tempo da dedicare ai grafici durante la giornata e un piano
chiaro per gestire ingressi e uscite nel flusso intraday.
Lezione 18 · Pattern di candele
I pattern di candele sono combinazioni di
una o più candele che rappresentano un certo tipo di
interazione tra compratori e venditori (es. doji, engulfing,
pin bar, ecc.).
Da soli non bastano per decidere un trade, ma diventano
potenti se letti in contesto: su un livello chiave, in linea
con il trend o in concomitanza con un evento macro.
Lezione 19 · Pattern di continuazione con candele
I pattern di continuazione suggeriscono che,
dopo una breve pausa o correzione, il trend dominante potrebbe
riprendere. Esempi: piccole congestioni, flag, pennant,
formazioni di consolidamento con candele dal corpo ridotto.
L’idea è evitare di uscire troppo presto dai trend solo
perché vedi una correzione fisiologica.
Lezione 20 · Pattern di inversione con candele
I pattern di inversione segnalano possibili
cambi di direzione. Esempi: engulfing su livelli chiave, pin
bar molto marcate, morning/evening star, ecc.
Non sono garanzie matematiche, ma “segnali di attenzione” che
ti invitano a rivalutare la struttura del trend e la
probabilità di prosecuzione del movimento.
Lezione 21 · Come creare la propria strategia di trading?
Una strategia non è solo un “pattern di ingresso”. Include:
- Contesto in cui ha senso operare.
- Regole di ingresso e di uscita.
- Gestione del rischio e della size.
- Gestione della posizione (spostamento stop, parziali, ecc.).
- Regole su quando non operare.
Scrivere nero su bianco la strategia è il primo passo per
poterla misurare e migliorare.
Lezione 22 · Alla scoperta degli indicatori di Gann
Gli strumenti di Gann (angoli, griglie, ecc.)
cercano di combinare prezzo e tempo, usando linee con
inclinazioni specifiche (es. 1x1, 2x1, ecc.) per interpretare
la struttura del mercato.
Sono strumenti avanzati e spesso soggettivi. A livello
intermedio l’obiettivo non è “diventare esperti di Gann”, ma
capire che esistono metodologie che provano a leggere anche
il fattore tempo, non solo il prezzo.
Lezione 23 · Pattern grafici
I pattern grafici sono forme ricorrenti sul
grafico (testa e spalle, doppi massimi/minimi, triangoli,
flag, canali, ecc.) che rappresentano fasi di accumulazione,
distribuzione o continuazione.
Più che “disegnare forme”, l’importante è capire la logica:
chi sta accumulando, chi sta distribuendo, dove potrebbero
scattare gli ordini in massa.
Lezione 24 · Teoria di Bill Williams
Bill Williams ha sviluppato un insieme di concetti e
indicatori per descrivere il “caos organizzato” del mercato:
alligatore, frattali, oscillatori dedicati, ecc.
L’idea di fondo è che il mercato si muove per fasi e livelli
di complessità, e che esistono segnali per capire quando
l’“alligatore” (il mercato) dorme, si sveglia o ha fame.
Lezione 25 · Awesome Oscillator
L’Awesome Oscillator misura il momentum del
mercato confrontando due medie mobili semplici calcolate sui
median price delle candele.
Può aiutare a individuare cambi di momentum, divergenze tra
prezzo e forza del movimento, e a confermare o meno un
possibile setup di continuazione/inversione.
Lezione 26 · Oscillatore Gator
Il Gator Oscillator lavora in coppia con
l’indicatore Alligatore di Williams, mostrando visivamente gli
stati di “sonno/sveglia” dell’alligatore (mercato).
Serve a evidenziare le fasi in cui il trend è forte e
“aperto” rispetto a quelle in cui sta rallentando o
chiudendosi.
Lezione 27 · Frattali
I frattali di Williams segnano sul grafico
punti di massimo e minimo locali (di solito gruppi di 5
candele) che possono essere usati come riferimenti per ingressi
o stop.
Il concetto è individuare livelli dove il mercato ha
“mostrato la testa” e poi è tornato indietro, creando potenziali
punti di rottura o difesa.
Lezione 28 · Alligatore
L’Alligatore è composto da tre medie mobili
smoothed con diversi periodi (mascella, denti, labbra) che
aiutano a visualizzare quando il mercato è in trend (bocca
aperta) o in fase di sonno/congestione (medie intrecciate).
Può essere usato come filtro di contesto: evitare di cercare
grandi trend quando l’alligatore è chiaramente “addormentato”.
Lezione 29 · Market Facilitation Index
Il Market Facilitation Index (MFI, di
Williams) misura quanto il prezzo si muove rispetto al volume,
cercando di capire quanto il mercato “facilita” il movimento.
Combinato con le informazioni sui volumi, può indicare se un
movimento è sostenuto da partecipazione reale o se è più
“vuoto” e fragile.
Lezione 30 · Come fare il backtest di una strategia di trading
Il backtest consiste nell’applicare la tua
strategia a dati storici per vedere come avrebbe performato.
Passi essenziali:
- Definire regole chiare e non ambigue.
- Scegliere un periodo storico rappresentativo.
- Registrare tutti i trade (ingresso, uscita, esito).
- Calcolare metriche chiave: win rate, payoff, drawdown, ecc.
L’obiettivo non è trovare la strategia perfetta, ma capire
se la tua idea ha senso e dove è fragile.
Lezione 31 · Come gestire il rumore del mercato?
Il rumore è l’insieme di piccoli movimenti
casuali e spesso privi di significato che possono farti
uscire dai trade troppo presto o farti entrare solo perché
“il prezzo si muove”.
Alcuni modi per gestirlo:
- Usare timeframe coerenti con il tuo stile (non troppo bassi).
- Mettere stop in zone logiche, non attaccati al prezzo.
-
Evitare di guardare ogni tick quando la strategia ragiona su
movimenti più ampi.
A livello intermedio impari che “meno è meglio”: meno rumore,
meno decisioni impulsive, più coerenza con il tuo piano.